Si avvicinano gli ultimi giorni dell’anno, tradizionalmente dedicati al fare bilanci e al prendersi impegni per l’anno che verrà. Non vogliamo sottrarci al rituale e ne approfittiamo per fare il punto su Torino Social Innovation e sull’azione FaciliTo Giovani e Innovazione Sociale, a poco più di un anno dal suo lancio.

Il 2014 è stato ricco di attività e caratterizzato da risultati incoraggianti ed in linea con le nostre previsioni, che confermano quanto Torino sia terreno fertile per le idee innovative con radici ben profonde nel sociale: i progetti presentati allo sportello FaciliTo Giovani (avviato il 22 gennaio) sono stati 107. Analizzando le caratteristiche dei proponenti: il 41% sono donne, come età la fascia più diffusa è quella compresa tra i 30 e 35 anni (33% degli utenti) seguita dalla fascia 25-30 (30%). Come formazione scolastica prevale la laurea (il 71% del totale) seguito dal diploma superiore (18%). Interessante il dato relativo alla posizione lavorativa di chi si è presentato allo sportello: il 33% è disoccupato o inoccupato, tra gli occupati prevale il lavoro dipendente (30%), seguito da titolari o soci di impresa (19%) e dal lavoro autonomo (18%).
Guardando i dati relativi ai progetti, a partire dalla prima commissione di valutazione (20 marzo) i progetti ammessi all’accompagnamento imprenditoriale sono stati in totale 24. Tra questi, 17 sono stati ammessi all’agevolazione finanziaria: il totale dei contributi concessi alle neo imprese è stato di circa 828mila euro (media per progetto di circa 48mila euro), che si compongono all’80% del finanziamento a tasso agevolato garantito dalla Città di Torino e al 20% del contributo a fondo perduto. La misura FacilITo Giovani sarà attiva per tutto il 2015, le schede di tutti i progetti inseriti nel percorso sono consultabili qui.

Un ruolo fondamentale nel programma è costituito dall’ecosistema dei partner, un modello di cooperazione pensato per favorire le sinergie fra gli attori locali e nazionali, amplificare i risultati del programma, aumentare le opportunità per i progettisti. L’ecosistema nel 2014 si è consolidato e oggi raccoglie 31 partner. Oltre all’attività di tutoraggio svolta da I3P, 2i3T, Mip e Codex, grazie al supporto di alcuni dei partner siano stati organizzati 7 eventi di formazione e di networking, con una partecipazione più di 200 persone, oltre a 3 workshop internazionali sui temi legati all’innovazione sociale. Diversi partner hanno sostenuto a più livelli i progettisti inseriti in FaciliTo Giovani, offrendo in molti casi un prezioso supporto alla definizione o al perfezionamento dell’idea o all’avvio dell’impresa. Tra le misure più innovative segnaliamo il sostegno economico al testing dell’Ufficio Pio: del primo progetto seguito, Humake.it, abbiamo da poco parlato in un post, altri progetti sono attualmente in fase di definizione degli obiettivi per la concessione del contributo.

Tra le iniziative in programma per il 2015, insieme a Codex verrà organizzato un ciclo di eventi formativi con cadenza mensile, in cui saranno trattati diversi argomenti per fornire una sorta di “cassetta per gli attrezzi” per il giovane imprenditore: si parlerà di strumenti di finanzia innovativa, di comunicazione strategica d’impresa, del crowdfunding e dei nuovi finanziamenti UE o regionali per le imprese innovative e sociali.

Infine, ma non certo ultimo in termine di importanza, il 2015 vedrà l’avvio delle attività del Centro di Open Innovation: il bando per l’assegnazione della struttura, localizzata nell’ex Incet in zona Barriera di Milano, scade il 12 gennaio. Sarà un nuovo, fondamentale tassello che si inserisce nella mappa dell’innovazione cittadina, un luogo per accelerare lo sviluppo di idee in progetti imprenditoriali innovativi e sostenibili grazie a nuovi approcci multidisciplinari che favoriranno lo scambio e la contaminazione di saperi sociali, economici e tecnologici.