Torino è tra le nove città finaliste tra le quali sarà scelta la Capitale Europea dell’Innovazione 2016. La Commissione Europea ha comunicato ufficialmente la rosa delle pretendenti (che comprende anche Amsterdam, Berlino, Eindhoven, Glasgow , Milano, Oxford, Parigi e Vienna). frutto di una selezione tra tutte quelle che hanno presentato la loro candidatura e che stanno costruendo il migliore ecosistema di innovazione, connettendo abitanti, amministrazioni pubbliche, scuole e imprese, con l’obiettivo di aiutare la città a riuscire al meglio negli sforzi in questa direzione.

Le città verranno giudicate sia sulla base delle iniziative già effettuate, a partire dal primo gennaio 2012, sia sulla base delle loro idee per migliorare la capacità di innovazione per il futuro. Le tre vincitrici saranno annunciate nel prossimo mese di aprile.

Torino è stata inserita nella rosa ristretta delle pretendenti in particolare per quell’approccio e quella cultura dell’open innovation che sta caratterizzando le politiche di innovazione dell’amministrazione: si parla di processi e strumenti integrati e di collaborazione attraverso una serie mirata di iniziative di innovazione, co-sviluppato dal Comune.

Si inseriscono in tal senso iniziative come Innova.TO, competizione interna riservata ai dipendenti della Città per innovare la PA dal suo interno, come Torino Social Innovation – FaciliTo Giovani, il programma di accompagnamento e finanziamento di startup ad impatto sociale, o come Open Incet, il primo centro italiano di “innovazione aperta” dove attori pubblici e privati collaborano insieme per risolvere le sfide sociali. Accanto a questi progetti si aggiunge la costante attenzione per diffondere l’uso strategico degli appalti pubblici (public procurement), e alle nuove forme e modalità di partecipazione, come nel caso del progetto WEGOVNOW, con cui la città ha vinto un bando Horizon2020.