Torino è la città in Italia che finora ha meglio coniugato tutti gli elementi necessari per sviluppare una strategia organica di Open Innovation, con un Comune particolarmente attivo nel suo ruolo di “perno” attorno a cui aggregare attori e processi di contaminazione aperti al territorio. E’ la sintesi dell’articolo “Innovazione aperta, modelli italiani a confronto con l’Europa”, uscito oggi sul Quotidiano Enti Locali & PA del Sole 24 Ore (l’articolo completo è disponibile qui).

L’articolo si sofferma in particolare sul piano di iniziative avviato da Torino Social Innovation, al centro dell’azione europea e globale della Città: con FaciliTo Giovani ha fornito un ampio supporto alla comunità locale degli startupper, intercettando potenziali innovatori disposti a sviluppare e far crescere in città le proprie idee imprenditoriali. Costruendo una piattaforma unica in Italia per la sua capacità di aggregare operatori pubblici e privati per la realizzazione di servizi a sostegno dell’innovazione. Fra le iniziative attivate in questo quadro viene citata la recente partnership con Rinascimenti Sociali all’interno della call FOUNDAMENTA, programma di accelerazione gratuito per le imprese giovani del territorio.

Un ruolo fondamentale per il rafforzamento dell’ecosistema locale - continua l’articolo – è costituito dalla nascita degli spazi di coworking e fablab, che ha fatto da molla al recupero di interi pezzi di città, rafforzando nella comunità locale la percezione positiva dei processi di innovazione per diverse tipologie di residenti. Toolbox, FabLab Torino e Officine Arduino sono diventate in pochi anni realtà di eccelenza a livello nazionale e internazionale;  recentemente in Barriera di Milano è stato inaugurato Open Incet, centro di servizi per l’Open innovation che supporta reale private e del terzo settore nella realizzazione di percorsi innovativi.

A queste azioni di forte impatto nei confronti del mondo imprenditoriale emergente del territorio – conclude l’articolo – si è accompagnato infine un programma destinato invece al personale comunale, che con InnovaTo è stato chiamato a proporre idee innovative per rendere l’amministrazione più efficiente. Non ultima, anche la cittadinanza è stata coinvolta nel processo di co-creazione di servizi innovativi attraverso First Life, social network di quartiere nato con l’obiettivo di rafforzare lo spirito di comunità tra gli abitanti e aumentare il coinvolgimento dei residenti nei processi per il rafforzamento di una qualità di vita urbana sostenibile.