Lo staff di Torino Social Innovation ha visitato nelle scorse settimane il Centre for Social Innovation (CSI) di New York, per un visita studio finanziata da fondi europei nell’ambito del progetto My Generation at Work, all’interno del programma Urbact 2.
La visita è stata l’occasione per comprendere il modello di business, i servizi e le attività offerte dal Centro, un’opportunità di confronto e di scambio con un diverso approccio nella promozione e nel sostegno di attività imprenditoriali nel campo dell’innovazione sociale.

Il Centre for Social Innovation occupa 24mila mq in uno degli edifici più grandi e prestigiosi di Manhattan, lo Starred-Lehign Building. Spazio di coworking, centro sociale, incubatore, fornisce ai suoi 130 ospiti (attivi in campi molto diversi, profit e non-profit, qui l’elenco completo) spazi, relazioni e conoscenze per trasformare idee in progetti di impatto sociale in grado di “cambiare il mondo”.

Quello di New York è stato il primo centro per la social innovation ad essere inaugurato negli USA, nel 2013; la piattaforma è nata a Toronto, in Canada, dieci anni prima, dall’iniziativa di un gruppo di imprenditori sociali. In breve tempo è diventato un formidabile catalizzatore delle principali esperienze di innovazione sociale a NY.

L’innovazione sociale viene promossa attraverso un’ambiente altamente collaborativo, che incentiva le sinergie tra i membri e le collaborazioni tra questi e i reparti CSR delle grandi aziende private ospitate nello stesso edificio, come Johnson & Johnson e Tommy Hilghfiger. Uno scambio strategico di competenza e di know-how aziendale con un potenziale di clienti molto forte con cui costruire politiche di responsabilità sociale d’impresa, che legittima e rafforza il potenziale della struttura.

L’idea alla base di CSI è che i membri che ne fanno parte non solo ricevono opportunità, ma le restituiscono agli altri membri in una logica di scambio reciproco. Questo è evidente fin dagli spazi, dove gli arredi sono riciclati e personalizzati in base alle esigenze e alla personalità degli ospiti. Uno spazio allo stesso tempo formale e informale, caratterizzato dalla modularità degli ambienti, con una grande cucina centrale che è un vero e proprio punto di aggregazione per tutti gli ospiti.

All’interno del Centro assume grande importanza la figura del community animator, un membro dello staff che si occupa di creare la “tessitura” delle connessioni tra tutti i membri, in base ai loro bisogni, interessi, alle loro  frustrazioni, collegandoli a risorse interne o esterne che li aiuteranno a muoversi verso i loro obiettivi.

Poiché la mission e la filosofia del Centro è la sua legittimazione in comunità, anche l’approccio di gestione è estremamente flessibile: se qualche membro non è stato in grado di pagare il suo desk per un certo periodo, il Centro permette di continuare la fase di avvio della propria attività di start-up.

La comunità funziona solo con la condivisione e alla contaminazione di idee tra i suoi membri, con la convinzione che la social innovation sia la chiave per trasformare le nuove sfide e i cambiamenti della società in opportunità da cogliere.