Negli spazi di Toolbox/FabLab, aperti al pubblico per la prima volta, sarà possibile vedere, ascoltare e toccare con mano le esperienze, i progetti, i sogni e le idee per guardare oltre alla crisi di un gruppo di cittadini europei, tutti accomunati dal fatto di essere dei We-Traders.

Chi sono i We-Traders? Sono Attivisti, designer, architetti, professionisti e non, che vogliono riappropriarsi dello spazio urbano. Come? Proponendo un progetto di parco in cui gli utenti sono co-responsabili della sua manutenzione; offrendo i propri terreni a giovani disoccupati per creare microimprese agricole o inventando oggetti di design usando materiali recuperati da una discarica. Sono cittadini che reagiscono alla crisi in vari ambiti della vita urbana, da quello economico a quello sociale e ambientale, con iniziative spesso trasversali.

La mostra itinerante, inaugurata al Matadero di Madrid lo scorso 31 gennaio, mette in rete 25 We-Traders provenienti da Berlino, Lisbona, Madrid, Tolosa e Torino. Un grande laboratorio di idee e di scambio, con un fitto calendario di eventi: proiezioni di film, corsi di orticoltura e stampa 3D, corsi di cucina e incontri tra esperti sui temi principali di crisi e città, per bambini e adulti.

We-Traders. Cedo crisi, offro città è aperta fino al 15 giugno. E’ una coproduzione del Goethe-Institut di Bruxelles insieme agli istituti di Lisbona, Madrid, Torino e Tolosa e fa parte della piattaforma Weltstadt. Who creates the city?, un’iniziativa del Goethe-Institut e del Ministero federale tedesco per l’Ambiente, la Conservazione della Natura, l’Edilizia e la Sicurezza nucleare.

A Torino la mostra è realizzata in partnership con Città di Torino, Società consortile OGR-CRT, Fondazione CRT e a.titolo, in collaborazione con Festival Architettura in Città, Scuola Holden – Storytelling & Performing Arts, Urban Center Metropolitano Torino.