Due progetti italiani sono tra i 10 finalisti del Social Innovation Prize, il concorso europeo dedicato all’innovazione sociale giunto alla seconda edizione. Un segnale importante che evidenzia come in Italia ci sia voglia e bisogno di innovazione sociale.

I dieci finalisti sono stati selezionati tra i 1.254 progetti di innovazione sociale proposti (351 i progetti italiani), aventi come oggetto la ricerca di soluzioni e di idee innovative per contrastare la disoccupazione.

I due progetti italiani sono accomunati dalla creazione di posti di lavoro attraverso il riciclo di materiali di scarto provenienti da diversi settori.

From waste to wow! (Progetto Quid) è finalizzato al reinserimento lavorativo di donne svantaggiate attraverso la produzione di capi di moda realizzati con il recupero di tessuti di alta qualità, proveniente da stock invenduti e da scarti di magazzino, dell’alta moda italiana.
Il progetto nasce a Verona nel 2012 e si costituisce impresa sociale di tipo B nel 2013. Oggi sono attivi tre temporary store (a Verona, Vicenza e Forte dei Marmi) con 20 persone impiegate tra sarte, commesse e creativi.

Waste-Fab-Lab è un progetto dedicato al riciclaggio dei materiali di scarto attraverso la riparazione e la creazione di nuovi prodotti. Nasce a Ferrara e ha l’obiettivo di diventare uno spazio fisico radicato nel territorio e in rete con il mondo: un luogo di partecipazione, di incontro, di lavoro e di scambio di conoscenze, che si ispira alla filosofia che anima i FabLab. Si rivolge come target agli over 50, a semplici cittadini, a persone con disabilità, ma anche a designer e maker.

I tre vincitori saranno premiati il 20 maggio a Bruxelles. Riceveranno un premio di 30mila euro e un sostegno nella realizzazione pratica dell’idea per tutto il 2014.

Le schede di tutti i progetti sono consultabili su socialinnovationcompetition.eu.