Il Design Thinking e il Lean Startup sono due modelli al centro dei processi di innovazione contemporanei. Delle due metodologie, delle loro differenze e delle similitudini che possono favorirne un’integrazione strutturata che ne amplifichi il rispettivo potenziale creativo e inovativo si parlerà in un workshop organizzato da The Doers per Torino Social Innovation, il 21 maggio alle ore 18.30.  Sperimentando attraverso giochi ed esercitazioni l’applicazione pratica dei principi proposti dai due modelli, il workshop si pone l’obiettivo di acquisire nuovi strumenti e arricchire il dialogo intorno al “fare innovazione”. I posti sono limitati, ci si iscrive qui.

Im breve, quali sono le caratteristiche dei due modelli?
Il Lean Startup si fonda sui principi del Lean Manufacturing, il metodo sviluppato da Toyota negli anni settanta per aumentare l’efficienza di un processo produttivo, riducendo o eliminando qualsiasi tipo di spreco. Applicato alle startup il principio acquisisce nuove sfumature di significato, nella convinzione che l’innovazione più efficiente sia quella di cui c’è un reale bisogno da parte degli utenti. Un approccio che si basa anche sul Customer Development: prima di intraprendere il processo di sviluppo del prodotto (a volte prima che venga realizzato), una startup ha il bisogno primario di generare un flusso continuo di feedback con i propri clienti, per garantire un apprendimento costante e verificare ogni singola ipotesi alla base dell’idea di business.
La strategia del Design Thinking prende ispirazione dai metodi progettuali e dalle tecniche creative provenienti dal mondo del design di prodotto, sviluppando modelli progettuali centrati sui bisogni dell’utente. L’obiettivo viene perseguito mettendo in atto durante tutta la fase di progettazione metodi di esplorazione, ideazione, selezione e implementazione progressiva delle idee di soluzione, che conducono a un miglioramento delle capacità di problem solving di tutti gli autori coinvolti nel processo e alla possibilità di risolvere problemi multidimensionali e sistemici.

Le principali differenze tra i due metodi sono riscontrabili nei rispettivi punti di partenza (idea o vision vs situazione problematica), nella frequenza delle interazioni e nella ricerca quantitativa (approccio Lean) /qualitativa (approccio Design Thinking).

Il workshop si rivolge a tutti coloro che hanno un progetto di startup innovativa (sociale e non) in fase di sviluppo, a chi lavora nel mondo dell’innovazione  e dell’imprenditorialità, a chiunque voglia saperne di più sui due metodi, utilizzati per generare nuove idee e progettare nuovi prodotti e servizi da lanciare sul mercato.

Al termine del workshop aperitivo finale di networking per tutti i partecipanti.

Per approfondire, in questa pagina è disponibile in download gratuito l’e-report realizzato da The Doers “Design Thinking & Lean Startup, un nuovo paradigma di innovazione”.