Se l’innovazione sociale avesse una struttura, secondo l’emergente Theory of Change del Centre for Social Innovation di Toronto (CSI), sarebbe una piramide.
Immaginate una piramide e partite dalle fondamenta. Alla base c’è lo spazio fisico che deve essere progettato con attenzione perché sia funzionale, invitante e in grado di dare la giusta carica. Al secondo livello c’è la comunità che inizia come un gruppo di persone in cerca di un posto di lavoro e diventa una un gruppo affiatato attraverso una programmazione consapevole e attenta. Al terzo ed ultimo livello, sulla cima della piramide, prende vita l’innovazione sociale che il CSI descrive come ciò che accade quando si mescolano le persone giuste, i giusti valori e l’ambiente giusto, quando si impostano cioè le condizioni adatte per il suo emergere generando risultati imprevedibili e spesso sorprendenti.
Centre for Social Innovation è un’impresa sociale con l’intento di ottimizzare e velocizzare l’innovazione sociale a Toronto e nel mondo e di fronteggiare le sfide economiche, ambientali, sociali e culturali che la società si trova ad affrontare. Per il CSI le innovazioni sono la chiave per trasformare queste sfide in opportunità per migliorare le nostre comunità e il nostro pianeta. Spazio di coworking, centro sociale e incubatore, il CSI fornisce ai soci gli spazi, le relazioni e le conoscenze necessarie per trasformare le loro idee in realtà concrete.
Centre for Social Innovation nasce nel 2003, quando un gruppo di imprenditori -Tonya Surman, Margie Zeidler, Mary Rowe, Pat Tobin e Eric Meerkämper – ha iniziato ad immaginare un nuovo modello per spazi di lavoro condivisi per gli innovatori sociali. Il punto di partenza era la consapevolezza di un problema: il gruppo sapeva che nel settore dell’innovazione sociale troppe organizzazioni lavoravano in strutture isolate e poco produttive. Il modello da loro proposto prevedeva la condivisione dello spazio con un significato che andasse ben oltre il semplice essere compagni di ufficio. Prevedeva infatti la condivisione di idee, strategie ed esperienze e significava, oltre che sostenersi a vicenda, anche collaborare, imparare e crescere come team e come organizzazione.
Il modello ideato ha funzionato e, nel 2010, il Centro per l’Innovazione Sociale ha acquistato una grande sede grazie anche all’innovazione nella finanza sociale, The Community Bond. Nel settembre 2012 ha poi aperto uno spazio in Regent Park, la più grande comunità di edilizia residenziale pubblica del Canada. Ora il CSI è arrivato a New York City: il nuovo CSI Starrett-Lehigh sarà uno spazio di lavoro condiviso, una comunità dinamica, un hub di apprendimento e di catalizzazione per accelerare il successo delle imprese sociali della città.
Un successo enorme, insomma, quello del CSI che pare non essere riconducibile a nessun paradigma: “In tema di innovazione sociale c’è una magia di fondo che esclude ogni semplice ricetta per il successo” si legge loro sito web. Tuttavia si leggono anche alcune conclusioni, elaborate sulla base della loro esperienza e che ripercorriamo insieme, che partono dal presupposto che il cambiamento sociale e l’innovazione possano essere soltanto favoriti, creando le migliori condizioni possibili perché si sviluppino. Ed eccole qui:
1. Diversity
l’innovazione sociale si sviluppa meglio in ambienti con personalità diverse e raramente all’interno di strutture omogenee o seriose;
2. The Right Environment
L’innovazione sociale ha bisogno di un ambiente fisico favorevole. Gli innovatori sociali hanno bisogno di spazi reali per sviluppare e applicare le loro idee. Senza l’accesso alle risorse ed alle strutture di supporto, anche le idee migliori hanno difficoltà a prendere il volo;
3. Animate and Watch it Grow
Alcune piccole azioni possono risultare fondamentali: gli interventi e le opportunità di apprendimento aiutano i collegamenti e stimolano nuovi pensieri e nuove pratiche. Workshop di capacity building, miscelatori sociali informali, rete Intranet, e simili favoriscono la crescita individuale e collettiva per creare un ambiente in grado di produrre azioni originali.
Per chi volesse informazioni pratiche:
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