Il Miur, Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, nel 2012, ha invitato tutti a presentare idee per interventi e per lo sviluppo di Città intelligenti su tutto il territorio nazionale.

Il bando metteva a disposizione 655,5 milioni di euro –  di cui 485,5 nella forma del credito agevolato e 170 nella forma del contributo alla spesa, per sostenere progetti di ricerca industriale presentati da imprese, centri di ricerca, consorzi e società consortili, organismi di ricerca, parchi scientifici e tecnologici.

Gli ambiti su cui esprimersi erano i più diversi e interessanti: Sicurezza del Territorio, Invecchiamento della Società, Tecnologie Welfare ed Inclusione, Domotica, Giustizia, Scuola, Waste Management, Tecnologie del Mare, Salute, Trasporti e Mobilità Terrestre, Logistica Last-Mile, Smart Grids, Architettura Sostenibile e Materiali, Cultural Heritage, Gestione Risorse Idriche, Cloud Computing Technologies per Smart Government.

Una specifica linea del bando è stata pensata per coinvolgere i più giovani nella ricerca di soluzioni innovative a bisogni sociali: ben 25 milioni di euro (su 170) sono stati destinati al sostegno di idee imprenditoriali proposte da under-30.

I progetti di innovazione sociale ammessi sono stati in totale 39, per un valore complessivo di oltre 24,9 milioni di euro - dato che sottolinea la disponibilità e propensione giovanile al tema della social innovation. Infine, i progetti torinesi sono stati ben 11.

Curiosi di conoscere i vincitori? Eccoli qui!

Parloma. Un sistema di Comunicazione per persone Sordocieche
Di Marco Indaco, Calogero Maria Oddo, Cristina Battaglino, Marco Pecoraro
Ambito: Tecnologie welfare e inclusione

E-Lisir. Editing in Lingua Italiana dei Segni di Informazioni culturali
Di Cristina Battaglino
Ambito: Tecnologie welfare e inclusione 

Easy town. Nuove Tecnologie per garantire ai cittadini un accesso più semplice e diretto alla dimensione normativa locale
Di Luigi Di Caro, Andrea Violato, Alan Perotti, Silvano Colombo Tosatto
Ambito: Giustizia

CityBUgs. Strumento social per l’individuazione di problemi sul territorio
Di Sergio Maria Matone, Davide Bertola
Ambito: Cloud Computing technologies per smart government

Power Aware
Di Diego Mariani, Antonio Vetrò
Ambito: Smart grids

Orti Generali
Di Stefano Olivari
Ambito: Tecnologie welfare e inclusione

Do It Alone
Di Giuseppe Vinci, Roberto Varvello, Giorgio Ceste, Alessandro Zanzo, Francesco Olivetta
Ambito: Waste Management 

Itif. Un’innovazione sociale per valutare e prevenire la frailty nella popolazione anziana
Di Anna Mulasso, Mattia Roppolo, Elena Gianaria
Ambito: Invecchiamento della società

5 Terre Smart Start
Di Maria Ferrara, Martina Draghi, Elena Richermo, Guido Lorenzi
Ambito: Cultural heritage

Food Hub TO Connect
Di Serena Gracci, Andrea Aimar
Ambito: Logica last-mile

First Life. Un finestra (virtuale) sul tuo quartiere
Di Daniele Rispoli, Alan Perotti, Alice Ruggeri
Ambito: Tecnologie welfare e inclusione

A cosa si deve l’ottimo risultato torinese? Anche a una serie di fattori positivi, come la rete di interpreti locali, attivata dalla Città di Torino attraverso attività di comunicazione e animazione che hanno contribuito al goal raggiunto. Oggi incontriamo Elisa Rosso, responsabile del progetto, per rivolgerle qualche domanda.

Qual è il tuo ruolo per la Città di Torino?
Sono Dirigente del Servizio Fondi Europei, Innovazione e Sviluppo Economico. Nello specifico, il nostro ufficio segue i progetti europei che hanno a che fare con i temi dell’innovazione, della sostenibilità, dell’efficienza energetica, gestisce le risorse della politica di coesione (Fondi Europei FESR e FSE) per i progetti di riqualificazione urbana, come ad esempio Urban in Barriera di Milano, si occupa di smart cities e degli interventi per favorire la competitività e lo sviluppo delle imprese (progetto FAciliTO).

Sei stupita dai risultati raggiunti dal territorio torinese col bando Miur?
Non sono stupita perchè Torino è da sempre un laboratorio di innovazione e ha una forte sensibilità verso le politiche sociali. Una combinazione perfetta per questo bando. Inoltre, il percorso di accompagnamento che la Città ha organizzato per promuovere il bando e favorire la partecipazione ha messo in evidenza molto interesse e progettualità diffusa con grandi potenzialità. Per questa ragione, il Piemonte è stata la regione che proporzionalmente ha presentato più progetti su questo bando.

Quali sono le maggiori difficoltà che i giovani incontrano, a tuo avviso, proponendo progetti in questo specifico ambito? Ci sono errori comuni, criticità ripetute?
Le difficoltà riguardano in generale la comprensione del business model, della sostenibilità finanziaria dei progetti, delle modalità per realizzarli, anche orientandosi tra i tanti – ma frammentati – strumenti di sostegno pubblico-privato. In questo specifico ambito, l’ambizione di coniugare progetti innovativi e impatto sociale rende particolarmente necessario studiare con attenzione il modello di business dell’idea.

dunter.