In occasione della prima edizione del Torino Leadership Forum (Teatro Regio, 7 luglio) sono state premiate quattro personalità che con i loro progetti dalla forte carica innovativa hanno cambiato la vita a migliaia di persone di tutto il mondo, contribuendo a realizzare quello che è uno degli elementi centrali dell’Agenda di Sviluppo Post-2015 delle Nazioni Unite: Leaving No One Behind, “Non Lasciare Nessuno Indietro”.

L’iniziativa è stata pensata dagli organizzatori (Staff College ONU, Città di Torino in collaborazione con Global Shapers Torino) per unire realtà locali e globali, raccontando storie di “leader d’innovazione” che affrontano sfide globali. Oltre a Carlo Petrini, fondatore di Slow Food, sono stati premiati tre giovani imprenditori: Christen Brandt (fondatrice di She’s the First), Kavita Parmar (fondatrice e main designer di The IOU Project), Hajo van Bejima (fondatore di Text To Change). Conosciamo meglio i loro tre progetti.

IOU Project è un piattaforma on-line che vende capi d’abbigliamento realizzati in Europa (in Italia, Portogallo, Spagna e Romania) con tessuti creati a mano in India da una comunità di artigiani locali, secondo le tecniche tradizionali del luogo e in accordo con i principi del lavoro etico. Non esistono due vestiti uguali, ogni pezzo di stoffa è unico ed è dotato di un codice QR che fornisce all’acquirente l’intera storia del prodotto: i video/foto dell’artigiano che l’ha prodotto in India e di quello che l’ha confezionato in Europa, per arrivare all’acquirente, che può aggiungere la propria foto alla storia di quel pezzo. Il tutto può essere visionato e condiviso sul sito iouproject.com.

Text To Change (www.texttochange.org) è un’impresa innovativa che promuove programmi di educazione alla salute nei paesi in via di sviluppo. Lo fa utilizzando il mezzo tecnologico più diffuso anche nei paesi più poveri, il cellulare, mettendo milioni di persone nelle condizioni di ricevere notizie gratuitamente e, al contempo, di offrire loro l’opportunità di far sentire la propria voce ed esprimere la propria opinione.  I 70 progetti già realizzati, in collaborazione con ONG, hanno già raggiunto 750 mila persone in 16 paesi.

She’s the First (www.shesthefirst.org) è una iniziativa sociale nata per fornire un supporto all’amencipazione femminile attraverso l’istruzione. Dal 2009 ha aiutato centinaia di ragazze in più di 10 paesi nel mondo a diventare le prime donne nella propria famiglia ad ottenere il diploma di scuola superiore.

I tre imprenditori hanno anche partecipato a Meet The Leader Sessions, evento parallelo organizzato dal Global Shapers Torino nel contesto più “intimo” della Scuola Holden. Global Shapers Torino è l’hub torinese del progetto Global Shapers, interessante progetto di  community internazionale lanciato dal World Economic Forum di Davos nel 2011. Oggi sono attivi circa 300 hub nelle maggiori città del mondo (in Italia sono cinque), formati da giovani con meno di 30 anni,  menti creative e leader in erba,  intelligenze e talenti provenienti da vari ambiti, che con il loro potenziale vogliono realizzare progetti che abbiano un impatto sociale concreto per le comunità locali in cui operano.