I progetti italiani di innovazione sociale si confermano protagonisti in Europa: ne sono stati selezionati 6 (su 30) tra i semifinalisti della terza edizione dell’European Social Innovation Competition. Il prestigioso premio nella sua seconda edizione è stata vinto da From waste to wow! QUID, progetto made in Italy finalizzato al reinserimento lavorativo di donne svantaggiate attraverso la produzione di capi di moda realizzati con il recupero di tessuti di alta qualità dell’alta moda italiana.

Il tema di quest’anno era “Nuovi modi per crescere”, e ha visto i giudici selezionare idee e progetti con il maggior potenziale per aumentare la crescita e garantire il progresso sociale per i cittadini, governo e imprese. I 30 team semifinalisti hanno partecipato a tre giorni di formazione e mentoring a Vienna, dal 7 al 9 settembre al Magdas hotel, che offre opportunità di lavoro ai rifugiati e ai richiedenti asilo in Austria, tra i finalisti nell’edizione 2013 del premio.

I 30 progetti si contenderanno i tre premi da 50 mila euro che verranno assegnati a novembre in una cerimonia pubblica a Bruxelles. Conosciamo i progetti italiani più in dettaglio:

LastMinuteSottoCasa (Torino)
Lo spreco alimentare è un fenomeno largamente diffuso e LastMinuteSottoCasa rappresenta un’idea per porre rimedio a questa cattiva abitudine. Propone una nuova formula di live-marketing di prossimità che consente ai negozi con prodotti alimentari in eccedenza/scadenza, di informare con immediatezza e semplicità i cittadini a due passi dal negozio.
Il progetto è incubato presso Treatabit e ha ottenuto il supporto finanziario di FaciliTo Giovani/ Torino Social Innovation.

So_Lunch (Milano)
Una community geolocalizzata che offre pranzi a pagamento a casa propria e occasioni di acquisto di prodotti vicini alla scadenza a prezzo ridotto, aiutando i disoccupati over 45 a integrare il proprio reddito. Chi pranza abitualmente fuori casa può godere di un pasto in un ambiente familiare; i commercianti possono vendere i prodotti in scadenza a un prezzo vantaggioso.

Co-Care New Domiciliary Care (Firenze)
Il progetto mira ad offrire servizi di supporto per le persone anziane e bisognose.  Si propone di sperimentare un nuovo modello di assistenza sostenibile e di qualità, condiviso da un gruppo formato da quattro persone anziane che potranno usufruire a domicilio di assistenza qualificata, guidata da un coordinamento professionale degli interventi di assistenza e sostenuto dall’integrazione di domotica, telefonia e web. La sperimentazione avrà luogo in tre regioni: Firenze, Lombardia e Basilicata.

Crowd4City (Caserta)
Piattaforma di un crowdsourcing e crowdfunding che consente ai cittadini, enti pubblici e imprenditori di proporre, sostenere e finanziare progetti immobiliari nella loro comunità. Crowd4City rende la costruzione delle città più semplice, democratica e trasparente.

Horus (Genova)
Un dispositivo indossabile sviluppato per assistere le persone non vedenti e ipovedenti durante tutta la giornata. Permette di osservare la realtà attraverso un sistema di visione e la descrive all’utente fornendo informazioni utili in maniera discreta e al momento opportuno, attraverso un dispositivo a conduzione ossea.

CommHome (Arezzo)
Progetto che mira a sperimentare e diffondere formule di co-housing per anziani non autosufficienti autogestite dalle famiglie.

Le schede di tutti i progetti semifinalisti sono consultabili in questa pagina.