Sono stati presentati ad Incet i dieci progetti di innovazione sociale selezionati dal bando Città di Torino per ricercare nuovi servizi da sperimentare nelle aree cittadine a rischio di degrado e favorire così processi di inclusione sociale, inserimento lavorativo e rigenerazione urbana.

Il bando è stato pubblicato il 17 novembre scorso e si è chiuso il 15 gennaio con la presentazione di 33 progetti.

I dieci soggetti selezionati, provenienti dal mondo non-profit, avranno la possibilità di mettere alla prova la validità dei propri progetti con il sostegno finanziario offerto dalla città nell’ambito del Progetto AxTO – Azioni per le periferie torinesi (azione 3.03 “Start up di nuovi servizi in aree urbane a rischio degrado”), promosso dalla Città di Torino e dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri. Si tratta di un contributo a fondo perduto compreso, per ciascun progetto, tra i 10mila e i 20mila euro, con un cofinanziamento minimo del 25% dell’investimento complessivo a carico del beneficiario. Inoltre, grazie a un accordo con i gestori del centro d’innovazione Incet, i dieci progetti potranno contare su strumenti formativi e su una postazione fissa gratuita di lavoro.

Ecco i dieci soggetti ammessi al contributo:

Hackability
L’obiettivo di Hackability è fare crescere delle comunità che tramite la coprogettazione, la digital fabrication, l’uso di macchine di prototipazione e schede open source, realizzino soluzioni nuove, personalizzate, per soddisfare i bisogni delle persone con disabilità nella vita quotidiana, producendo inclusione sociale sperimentando nuovi modelli economici di realizzazione e distribuzione dei prodotti.

Patchanka
La sfida sociale che promuoviamo è quella di trasformare il concetto di Agenzia per il Lavoro: da luogo di passaggio, gravato da iter burocratici estenuanti, a luogo di Formazione, punto di riferimento e di networking reale e permanente a favore dei cittadini oggi disoccupati. Il servizio nascerà all’interno di +SpazioQuattro, la Casa del Quartiere di San Donato.

FabLab
Il progetto ha come obiettivo la realizzazione di una panchina intelligente, frutto di una co-creazione con gli abitanti del quartiere, zona Via Arquata, vicino al Fablab di Torino. L’idea alla base del nostro intervento è fornire risposte concrete tramite un dispositivo IOT ai bisogni dei giovani e degli abitanti del quartiere, anche attraverso la formazione di giovani in un ottica di artigianato 4.0. Il fine ultimo della panchina ha un significato di coesione sociale e di (ri)appropriazione degli spazi attraverso connettività WIFI free ed elettricità. Il progetto è in collaborazione con Associazione Nuova Arquata / Spazio Baraca.

Associazione Nessuno
La sfida sociale racchiusa nel progetto EATnico – Mediatori Gastronomici è trasformare la presenza di negozi alimentari, take away e ristoranti etnici del quartiere Aurora in un’opportunità di rigenerazione per l’intero territorio e di lavoro per gli immigrati di seconda generazione. Obiettivo è valorizzare la presenza delle attività legate al cibo etnico presenti nel quartiere Aurora attraverso la realizzazione di un percorso multimediale sulle cucine del mondo e l’organizzazione di servizi legati al cibo che favoriscano il dialogo e la convivenza tra gli abitanti del territorio.

Associazione Arteria
Il progetto AbiTO garantirà l’accesso alla locazione a un gruppo di giovani di 20-35 anni, italiani o stranieri, che, seppur solvibili, non hanno le garanzie sufficienti per accedere al mercato libero della locazione. La sperimentazione si realizzerà in Porta Palazzo / Barriera di Milano e accompagnerà il processo di autonomia abitativa dei giovani coinvolti. E’ prevista la replicabilità del modello, dopo la prima annualità, attraverso la costituzione di un fondo rotativo.

SocialTech
Rendere visibili, riconosciute e connesse le competenze sviluppate dalle persone in contesti informali è una sfida per l’occupabilità dei cittadini, in particolare per chi manifesta maggiore debolezza nel mercato del lavoro perché carente di esperienze e qualificazioni. Il progetto JOBME – Architetture diffuse per la valorizzazione del capitale umano e sociale si propone di sperimentare nel quartiere tra Borgo Vittoria e Madonna di Campagna un sistema agile, dinamico e innovativo in grado di riconoscere competenze e qualità del capitale umano e sociale di un territorio, ispirandosi al modello delle City-of-Learning. Il progetto testerà quindi con la comunità locale prassi e strumenti di Open recognition di competenze sviluppate in contesti non formali e l’emissione smart di certificati digitali di skill (Open Badge) all’interno di una piattaforma civica che supporti il funzionamento locale del mercato del lavoro.

Associazione Miranda
Fortino Open Lab intende arricchire gli spazi della Bocciofila del Fortino di un laboratorio di fabbricazione a controllo numerico per la produzione di materiali editoriali interattivi, sia multimediali, sia cartacei. Vogliamo creare uno spazio dove produrre, giocare e imparare insieme, che offra servizi digitali per la creazione e fruizione di contenuti e al contempo rafforzi identità e coesione sociale del territorio di Aurora. Un laboratorio aperto e accogliente dove entrare in contatto con la tecnologia e gli strumenti della comunicazione per accrescere consapevolezza, competenza e autodeterminazione.

Sicurezza e Lavoro
La sfida di Social Open Lab (S.O.L.) – proposto da Sicurezza e Lavoro attraverso il proprio FabLab Pavone – è quella di sperimentare un laboratorio sociale innovativo, aperto a tutte e tutti (open, appunto), sia per quanto riguarda i soggetti promotori (giovani, dai 18 ai 29 anni) che per i fruitori (abitanti, clienti e operatori di Porta Palazzo e Balôn), per favorire il recupero, il ri-uso e la riparazione di oggetti (attrezzature informatiche, piccoli elettrodomestici…), in un’ottica – oltre che di inclusione sociale – di riduzione dei rifiuti e salvaguardia dell’ambiente.

Forte Chance
La nuova emergenza sociale degli hikikomori, persone che decidono di isolarsi dal mondo rimanendo per mesi, anni, o tutta la vita nell’isolamento della propria stanza, dopo aver sconvolto la società giapponese, che conta un milione di casi, è arrivata anche in Italia. Il progetto Dal chiuso all’AxTo intende aiutare cinque giovani torinesi in ritiro sociale a tornare alla vita all’esterno e alle relazioni sociali.

Cooperativa Orso
Laboratorio di mestiere è un’iniziativa che si prende vita in Borgo San Paolo e che si propone di sviluppare un servizio integrato che consenta a 100 persone in cerca di occupazione di accedere a un percorso di emersione, certificazione ed eventuale validazione di competenze anche attraverso attività di laboratorio pratico e di fabbricazione. Il servizio sarà collocato dentro Città dei mestieri e delle professioni di Torino e vede la collaborazione di Cooperativa Orso, Scuola Camerana e FabLab Torino. Al termine del percorso le persone avranno definito e validato le loro competenze e si saranno sperimentate in un contesto di laboratorio insieme ad altre persone e potranno accedere ad un percorso di ricerca attiva del lavoro.